L'apoteosi di San Tommaso d'Aquino,
Pittura di Francisco de Zurbaran (1598-1664),
Dipinto nel 1631,
Olio su tela,
475cm. di altezza, 375 cm. di larghezza
© Museo delle Belle Arti, Siviglia, Spagna
Festa di San Tommaso d'Aquino
Marco 3:31-35
La madre e i fratelli di Gesù arrivarono e, stando fuori, mandarono un messaggio chiedendo di lui. Una folla era seduta intorno a lui quando gli fu passato il messaggio: "Tua madre e i tuoi fratelli e sorelle sono fuori a chiedere di te". Lui rispose: "Chi sono mia madre e i miei fratelli? E guardando quelli seduti in cerchio intorno a lui, disse: "Ecco mia madre e i miei fratelli. Chiunque faccia la volontà di Dio, quella persona è mio fratello, mia sorella e mia madre".
Riflessione sulla pittura
Oggi celebriamo la memoria di San Tommaso d'Aquino (1225-1274). Egli è tra i più grandi scrittori e teologi di tutti i tempi. La sua opera più importante, il Summa Theologiae, è una spiegazione e un riassunto dell'intero corpo dell'insegnamento cattolico. È una delle persone più influenti dell'ordine domenicano nella storia della Chiesa cattolica. Ha insegnato filosofia e teologia con un tale genio che è ancora considerato uno dei principali pensatori cristiani, e ancora oggi molto influente. La sua umiltà, al pari del suo genio, gli ha fatto guadagnare il titolo di 'Dottore Angelico". Lo studiamo molto dettagliatamente qui in seminario. Per quel poco che ho imparato finora su di lui, ciò che mi colpisce di più è che, pur essendo molto intelligente, rimaneva modesto e un perfetto modello di semplicità e bontà infantile. Era molto gentile a parole e nei fatti. È questo equilibrio tra la profondità intellettuale e la bontà del suo cuore che è così attraente e un grande modello per tutti noi.
La nostra pittura di oggi, L'apoteosi di Tommaso d'AquinoIl dipinto di Zurbaran è enorme, alto quasi cinque metri, eseguito nel 1631 per il Collegio di San Tommaso a Siviglia. La metà inferiore del dipinto mostra la fondazione del collegio, con sul tavolo ricoperto di velluto viola l'Atto di Fondazione del Collegio. Sono rappresentati i due fondatori del collegio: l'imperatore Carlo V e il cardinale Diego de Dez, con dietro di lui i monaci domenicani. Nella metà superiore del quadro vediamo Cristo affiancato da sua madre, e di fronte a loro Dio Padre che parla con San Domenico. Lo Spirito Santo in forma di colomba getta la sua luce su San Tommaso che è raffigurato con una penna e un libro in mano. Intorno a lui ci sono San Girolamo e Agostino (di cui abbiamo parlato ieri nel nostro quadro dove affronta il diavolo) a sinistra, Ambrogio e Giorgio a destra.
Mentre continuiamo ad immergerci nella profondità intellettuale e nella bellezza del pensiero di San Tommaso, preghiamo di poter seguire le sue opinioni sulla meta della nostra esistenza umana: l'unione e la comunione eterna con Dio...
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