Cristo guarisce un sordo,
Incisione di Léonard Gaultier (1561-1641),
Pubblicato nel 1579
Incisione su carta vergata,
© Galleria Nazionale d'Arte, Washington DC
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Marco 7:31-37
Tornando dalla regione di Tiro, Gesù passò per Sidone verso il mare di Galilea, proprio attraverso la regione della Decapoli. Gli portarono un sordo che aveva un impedimento nel parlare e gli chiesero di imporgli la mano. Lo prese in disparte, in privato, lontano dalla folla, gli mise le dita negli orecchi e gli toccò la lingua con la saliva. Poi, alzando gli occhi al cielo, sospirò e gli disse, Ephphatha", cioè "Sii aperto". Gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il legamento della lingua e parlò chiaramente. Gesù ordinò loro di non parlarne a nessuno, ma più egli insisteva, più essi lo pubblicavano. La loro ammirazione era illimitata. "Ha fatto bene ogni cosa", dicevano, "fa udire i sordi e fa parlare i muti".
Riflessione sull'incisione
Quando si scrivono queste riflessioni quotidiane, si è sempre tentati di fare subito 'spiritualizzare' i miracoli che Gesù ha compiuto. Certo, questo è un aspetto importante quando si leggono i vangeli, ma non dobbiamo dimenticare che questi miracoli, come quello odierno della guarigione del sordo, sono accaduti realmente e che un fisico la guarigione ha avuto luogo. Dio si prende cura delle nostre anime, ma anche del nostro corpo e del nostro benessere fisico. Il nostro corpo ci è stato dato per compiere l'opera di Dio. Come cristiani, prendersi cura del nostro corpo significa quindi prendersi cura del luogo in cui abita lo Spirito Santo.
Oggi leggiamo, Ephphatha", cioè "Sii aperto". Il Vangelo di oggi è la storia di chi era chiuso ma ora è aperto, di chi era sordo ma ora sente. Riguarda più il nostro cuore che le nostre orecchie. Gesù non ha detto "Ora ascoltate!" No, Lui ha detto 'Essere aperti.' La cura per la nostra sordità non consiste nel sentire, ma nell'essere aperti. Dobbiamo essere aperti prima di poter sentire.
La nostra stampa francese di Léonard Gaultier, pubblicata nel 1579, mostra il momento in cui Gesù mette le dita nelle orecchie del sordo. Gaultier fu molto prolifico, producendo oltre ottocento stampe diverse. In lontananza si vede il mare di Galilea. Quel giorno non si aprirono solo le orecchie del sordo, ma anche il suo cuore, la sua bocca, la sua mente... tutta la sua vita si aprì.
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